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Priamo della Quercia

Lucca ?, 1400 ca. – Volterra ?, 1468 ca.
Madonna col Bambino fra i santi Giovanni Battista, Caterina, Lucia e Giovanni Evangelista
Tempera e oro su tavola, cm 101 x 55 con la cornice superficie dipinta cm 70,5 x 41

Il dipinto è stato acquistato dalla Fondazione Mps nel 2006 da una collezione privata fiorentina. Facilmente riconoscibile come   opera del pittore Priamo della Quercia, fratello del grande scultore Jacopo e attivo fra Lucca, Sarzana, San Miniato, Siena e Volterra. La tavola raffigura la Vergine assisa su di un trono architettonico ad ali, concepito con qualche ambizione prospettica e appoggiato su di una pedana ricoperta da un ricco tappeto. Sulle sue ginocchia è seduto Gesù Bambino il cui vestitino rosa si apre alle nudità per sottolineare, come avveniva spes­so, specialmente nei rilievi scolpiti del xv secolo, il suo essersi fatto uomo. Fanno da corona a questo gruppo sacro principale quattro santi di incerta collocazione spaziale, raffigurati in scala ridotta per evidenziare la loro minore importanza gerarchica rispetto alla Madonna e a Gesù. Alcuni, come il san Giovanni Battista, il san Giovanni Evangelista e la santa Lucia, verso cui si protende il pic­colo Gesù, risultano facilmente riconoscibili grazie alla presenza dei loro più tipici attributi (la pelle di cammello per il Battista, gli occhi appoggiati su di un piccolo vassoio che ne richiamano il martirio e il nome, per Lucia, e l’aspetto giovanile e il libro per l’Evangelista), mentre per quanto riguarda la santa in alto a sinistra, riccamente vestita, con un libro e una piccola corona che spicca sulla com­plessa acconciatura, resta incerta la sua identificazione con Caterina d’Alessandria o Orsola. Degna di nota anche la raffigurazione del Bambino, che, per rivolgersi verso santa Lucia e sfiorare, allo stesso tempo, la mano della Madre, incrocia le braccia sul petto, assumen­do una posa assai innaturale e piuttosto rara nella pittura del Tre e Quattrocento, probabilmente evocativa della predistinazione al martirio sulla Croce. Il dipinto qui in esame appartiene all’attività giovanile dell’artista, svolta in lucchesia e a Sarzana, dove restano alcune sue opere rico­nosciutegli dalla critica su base stilistica di Balduccio, nella chiesa di San Francesco a Sarzana. La struttura della tavola rientra inoltre in una tipologia assai comune nella produzione pittorica del Quattrocento e frequente nell’opera di Priamo. Conosciamo infatti almeno altre due tavole di analoga composizione dipinte da Priamo: la Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista e Barbara, già nella Galleria Fischer di Lucerna e la Madonna col Bambino fra i santi Jacopo e Vittore (1450) della Pinacoteca Comunale di Volterra.