Francesco di Vannuccio
Altarolo, 1380 circa
tempera su tavola
L’altarolo, che conserva ancora intatte le reliquie incastonate in quindici alveoli circolari intorno alla figura della Madonna dell’Umiltà, è appartenuto alla collezione di Richard von Kauffmann a Berlino dove venne comprato nel 1917 dall’antiquario A. S. Drey di Monaco e poi nell’ordine da Camillo Castiglioni a Vienna, di nuovo di Drey e poi depositato ed esposto nei Closters del Metropolitan Museum di New York dal 1982 al 2009 quando fu acquistato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena in asta Sotheby’s a New York nel 2010. Il manufatto, di cui si evidenzia l’eccezionale stato di conservazione, è costituito da due parti che si incastrano perfettamente ed il cui piede sagomato è decorato da girali in pastiglia e tre quadrilobi raffiguranti l’Imago Pietatis e due dolenti. E’ attribuito alla mano di Francesco di Vannuccio, pittore formatosi a Siena sullo stile di Simone Martini e noto grazie alla firma apposta nella Crocifissione dipinta su di una bandinella processionale datata 1380 e ora conservata nella Galleria di Berlino. Il Bambino tiene con la mano sinistra un cartiglio con la scritta “Ergo Sum (via veritas e vita) e con la destra un ramoscello di ulivo. L’opera si inserisce in un genere molto particolare in voga negli anni quaranta del Trecento di anconette reliquiario in emulazione dei prodotti orafi coi mezzi della pittura su tavola. Il tergo è dipinto a finto porfido.