Francesco Vanni (1564-1610)
Matrimonio mistico di santa Caterina da Siena, 1600 circa
olio su tela, cm 99×74
Il dipinto, proveniente da una collezione privata dalla quale è stato acquistato nel 2005, illustra un tema iconografico caro alla devozione dei senesi, ovvero il Matrimonio mistico di Santa Caterina da Siena. Nel rappresentare la Santa, sempre vestita della candida veste delle terziarie domenicane, è importante notare come si presenti variata la dotazione dei simboli del suo mistico rapporto col Cristo, soprattutto riguardo alla tanto vivace controversia sulle stimmate visibili qui rappresentate solo attraverso una ferita rosseggiante sulla mano sinistra.
Il rapporto fra la pala d’altare dipinta nel 1601 per la Chiesa di San Raimondo Refugio con il medesimo tema e la nuova tela è stringente anche per quanto riguarda lo stile. Le due opere concordano per le tipologie umane, per le scelte cromatiche e per la spiccata accentuazione del chiaroscuro. È un momento veramente felice nella carriera del maestro, come dimostrano le belle invenzioni compositive e l’alta qualità pittorica tanto di queste pale d’altare quanto del dipinto in esame, nel quale affascina particolarmente la spiritosa dolcezza del piccolo Gesù, il cui volto gentile e arrossato discende palesemente da illustri modelli di pittura parmense del primo Cinquecento (Correggio e Parmigianino), che costituirono parte essenziale del patrimonio culturale del Vanni, fin dalle sue prime esperienze pittoriche. Anche l’essenziale veduta paesaggistica dipinta nel fondale è apprezzabile, per come evoca un notturno temporalesco percorso da abbaglianti lampi elettrici.