Ventura Salimbeni, (Siena, 1568-1613)
Santa Cecilia nel sepolcro assistita dalla Madonna col Bambino e da quattro angeli
Olio su rame, cm 26,8 x 38,7
Il piccolo dipinto su rame, prima di apparire all’asta di Christie’s dell’8 luglio 2008, dove è stato acquistato, apparteneva alla collezione dell’ex-direttore del Fitzwilliam Museum di Cambridge Michael Jaffé. L’opera rappresenta la contemplazione della Madonna con il bambino del corpo di Santa Cecilia che nel collo mostra le ferite mortalmente infertele dal carnefice, distesa sotto la lastra del sepolcro, così com’era stata rinvenuta nei sotterranei della chiesa a lei omonima nel 1599 Due dei quattro angeli festantidi essi recano corone di fiori (una è collocata sul piano tombale), mentre un terzo sostiene, e suona un organo portativo, strumento tipico dell’iconografia della santa mentre un quarto solleva il velo trasparente che celava il corpo della martire entro la tomba.
La tenerezza delle carni dei putti, gli effetti di luminismo e i cangiantismi sui panni delle vesti delle protagoniste femminili dell’opera, con le loro pieghe dalla consistenza cartacea, richiamano senza dubbio modelli barocceschi, a cui Ventura, come Francesco Vanni e Alessandro Casolani avevano sicuramente vòlto l’attenzione negli anni formativi dell’arte, nonché un significativo recupero dei modi della pittura senese di primo cinquecentesca, in particolare di alcune audacie cromatiche beccafumiane.
La tenerezza delle carni dei putti, gli effetti di luminismo e i cangiantismi sui panni delle vesti delle protagoniste femminili dell’opera, con le loro pieghe dalla consistenza cartacea, richiamano senza dubbio modelli barocceschi, a cui Ventura, come Francesco Vanni e Alessandro Casolani avevano sicuramente vòlto l’attenzione negli anni formativi dell’arte, nonché un significativo recupero dei modi della pittura senese di primo cinquecentesca, in particolare di alcune audacie cromatiche beccafumiane.